SIGNIFICATO CLINICO
L’acido vanilmandelico è il metabolita terminale del catabolismo delle catecolamine (adrenalina, noradrenalina). Esso proviene dall’azione di due enzimi che degradano le catecolamine: la catecol-o-metil trasferasi (COMT) e la mono-amino-ossidasi (MAO). Il VMA viene rapidamente eliminato con le urine e la quantità escreta nelle 24 ore è utilizzata come marker dei tumori del tessuto cromaffine (feocromocitoma, neuroblastomi).

INDICAZIONI CLINICHE
Feocromocitoma, neuroblastoma, ganglioneuroma, tumore carcinoide (rari casi).

TIPO DI CAMPIONE
Si richiede una raccolta delle urine delle 24 ore.

PREPARAZIONE
Per la raccolta si utilizza un recipiente contenente Acido Cloridrico da utilizzarsi così come fornito senza lavarlo.

VALORI DI RIFERIMENTO
Femmine:
0-10 mg/24 ore

Maschi:
0-10 mg/24 ore

NOTE
Glucagone, L-dopa, litio, nitroglicerina, metildopa, ac. acetilsalicilico, alcuni alimenti (banane, caffè, the, cacao) possono determinare aumenti del VMA.
Clorpromazina, clonidina, IMAO, morfina, mezzi di contrasto, disulfiram ne riducono la concentrazione. Nella diagnostica del feocromocitoma è utile associare anche il dosaggio delle catecolamine nelle urine delle 24 ore.