SIGNIFICATO CLINICO
La vagina, sterile alla nascita viene colonizzata rapidamente nel giro di 12-24 ore da Stafilococchi, Streptococchi, Difteroidi; nel giro di due, tre giorni, sotto l’influsso degli estrogeni materni, si ha la colonizzazione con la flora lattobacillare. In seguito alla scomparsa degli estrogeni materni, a livello dell’epitelio vaginale si ha scomparsa della flora lattobacillare e di conseguenza il pH vaginale fino alla pubertà è tendente all’alcalinità (6-8). Dalla pubertà e per tutto il periodo fertile, per effetto degli estrogeni prodotti dalla donna, si ha nuovamente la deposizione di glicogeno che consente una colonizzazione stabile di lattobacilli che,fermentando il glicogeno stesso con produzione di acido lattico, producono acidificazione vaginale con un pH tra 3 e 5. Questa condizione di acidità che ostacola lo sviluppo di batteri provenienti dall’esterno (che prediligono un ambiente neutro) rappresenta un importante forma di difesa naturale. Dopo la menopausa, con la caduta degli estrogeni, si ripristina una situazione analoga a quella del periodo prepubere con pH alcalino, scomparsa della flora lattobacillare e presenza di batteri anaerobi, cocchi Gram positivi ed Enterobacteriaceae.
L’esame microbiologico del secreto vaginale effettuato con indagini microscopiche e colturali permette di evidenziare la presenza di Miceti e la presenza di un Vaginosi batterica caratterizzata dalla comparsa di Gardnerella vaginalis, batterio che infarcisce in modo caratteristico le cellule epiteliali (denominate per questo clue cells cioè cellule chiave), e dalla diminuzione della flora lattobacillare con concomitante incremento della restante flora anaerobia. In casi particolari viene effettuata la ricerca di Stafilococchi ed Haemophilus. Per la ricerca di Trichomonas vaginalis vedi la voce corrispondente.

TIPO DI CAMPIONE
Tampone vaginale.

PREPARAZIONE
Sospendere eventuali trattamenti con ovuli o candelette almeno 48 ore prima, non fare lavande vaginali interne nelle 24 ore precedenti, evitare i rapporti sessuali nelle 24 h precedenti. Far trascorrere almeno 7 giorni dall’ultima assunzione dell’antibiotico in assenza di specifiche richieste del medico curante. Non può essere eseguito nel periodo mestruale.
Evitare disinfettanti ed antibiotici topici, lavande ed irrigazioni vaginali nelle 12 ore antecedenti il prelievo.