SIGNIFICATO CLINICO
La teofillina è un alcaloide estratto dalle foglie del tè che trova indicazione nelle patologie ostruttive delle vie respiratorie. Il suo meccanismo d’azione è legato all’inibizione dell’enzima fosfodiesterasi con aumento della concentrazione intracellulare dell’AMP ciclico e conseguente effetto broncodilatatore. La teofillina agisce anche sul cuore (aumento della forza contrattile e della frequenza), sul Sistema Nervoso Centrale (stimolazione del centro del respiro, aumentata eccitabilità), sui vasi (azione vasodilatatoria). Ben assorbita nel tratto gastroenterico, viene metabolizzata a livello epatico; una quota del 10% viene escreta in forma immodificata nelle urine.
Il farmaco ha una stretta finestra terapeutica con possibile insorgenza di fenomeni tossici da sovradosaggio a carico del cuore (aritmie), del Sistema Nervoso Centrale (agitazione, convulsioni) e dell’apparato gastroenterico (nausea, vomito, dolori addominali).

INDICAZIONI CLINICHE
Monitoraggio della terapia

TIPO DI CAMPIONE
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue.

PREPARAZIONE
E’ necessario osservare un digiuno di almeno 8 ore, è ammessa l’assunzione di una modica quantità di acqua. Nel controllo periodico della concentrazione ematica del farmaco, al fine di rendere confrontabili i valori ottenuti nel tempo, occorre sottoporsi al prelievo sempre alla stessa distanza di ore dall’assunzione del farmaco stesso.

VALORI DI RIFERIMENTO
La concentrazione terapeutica ottimale è individuale dipende anche dalla funzionalità epatica e renale.
Effetti tossici possono manifestarsi al di sopra di 20 microg/ml.

NOTE
Nel caso di assunzione orale, disturbi dell’alvo (diarrea) possono ridurre l’assorbimento del farmaco e quindi la sua concentrazione ematica.
Macrolidi, chinolonici, beta-bloccanti, antidepressivi, contraccettivi orali, calcioantagonisti, cimetidina, interferoni ne aumentano la concentrazione. Fumo di sigaretta, sulfinpirazone, anticonvulsivanti ne riducono la concentrazione. L’insufficienza epatica e cardiaca aumentano l’emivita.
In ragione dello stretto indice terapeutico e della farmacocinetica variabile è opportuno il monitoraggio costante della teofillina, in particolare in fase di aggiustamento della terapia e nelle politerapie. Effetti indesiderati possono manifestarsi anche per concentrazioni tra i 10 – 20 microg/l. Concentrazioni superiori a 20 microg/l ne aumentano sia la frequenza che la gravità.