SIGNIFICATO CLINICO
L’intolleranza all’istamina è il risultato di uno sbilanciamento tra l’istamina accumulata e la capacità di degradare l’istamina.

L’incremento di istamina può essere causato da una iperproduzione endogena (es. allergie o mastocitosi) o da un aumento dell’introduzione di istamina di origine esogena (alimenti, alcol, batteri) o dall’uso di farmaci che inibiscono la Diamino-ossidasi (DAO), l’enzima principale che catabolizza l’istamina esogena.

La causa principale è dovuta a uno squilibrio della degradazione enzimatica dell’istamina, causato da una carenza genetica o acquisita della funzione enzimatica della DAO.

INDICAZIONI CLINICHE
Aritmia, vasodilatazione, ipotensione, gonfiore delle palpebre, orticaria, secrezione della mucosa nasale, mal di testa, ostruzione delle vie respiratorie, disturbi gastrointestinali, monitoraggio di diete prive di istamina.

TIPO DI CAMPIONE
Il paziente si deve sottoporre ad un prelievo di sangue.

PREPARAZIONE
È necessario osservare un digiuno di almeno 8 ore.

LIMITAZIONI
E’ sconsigliato il dosaggio durante la gravidanza o in terapia con eparina.

Un’inibizione dell’attività della DAO avviene, ad esempio, per azione di sostanze quali alcool o farmaci (anti-infiammatori non steroidei, antiipertensivi, antiaritmici, antiemetici, antibiotici, mucolitici, simpaticomimetici, antagonisti dei recettori H2, antidepressivi e antistaminici).